Nel precedente articolo abbiamo analizzato il concetto di specificità delle regole CSS. Bene, a questo punto la domanda sorge spontanea, (come diceva qualcuno) e cioè… c’è qualcosa che sovrascrive la specificità? La risposta, per fortuna, è si e si tratta della keyword: !important
CSS Specificity
In questo articolo cercheremo di capire come le regole dei CSS interagiscono tra loro. Se si dispone di due (o più) regole CSS in conflitto, che finiscono quindi per puntare sullo stesso elemento, ci sono alcune norme di base che un browser segue per determinare quella che è la più specifica e quindi vince.
La SPECIFICITY è una rappresentazione numerica della specificità di un selettore. Ci sono tre cose che vengono utilizzate per determinare la specificità di un selettore:
Firebug è uno degli strumenti assolutamente indispensabili per qualsiasi creatore di pagine web. Si tratta di un’estensione di Firefox che è possibile scaricare qua: http://getfirebug.com/.
Firebug è un tool molto potente che permette di controllare, modificare e monitorare tutti gli aspetti di una pagina web, dai CSS all’HTML a JavaScript fino alle richieste di rete.
Con IE9.js, è possibile costringere IE5 ed IE6 ad agire in maniera simile ad IE9 quando si tratta di gestire i CSS e l’HTML. Potete trovare la libreria qua: code.google.com/p/ie7-js/. La parte ie7 nell’url vi sembrerà stana ma è semplicemente perchè il progetto è nato con IE7, poi l’avvento prima di IE8 e poi IE9 ha reso necessarie le nuove versioni.
Dal nome, SelectORacle potrebbe sembrare come un prodotto per database ma invece non lo è. Si tratta di un grazioso strumento online che traduce selettori CSS validi in qualcosa che assomiglia ad un regolare inglese oppure spagnolo, tedesco o bulgaro (gli ultimi due sono al momento in cui scrivo l’articolo incompleti, l’italiano naturalmente non c’è).
Web Developer Toolbar
La barra degli strumenti Web Developer (WDT) è sicuramente uno strumento essenziale per qualsiasi sviluppatore di siti web. Si tratta di un’estensione completamente gratuita all’altrettanto completamente gratuito Firefox. Per dire la verità esiste anche una versione per Chrome (il mio browser preferito per la navigazione) ma, almeno ad oggi, è meno completa di quella per Firefox.
include() e require()
In PHP le funzioni include()
e require()
svolgono un ruolo molto importante. Difatti ci permettono di includere files esterni all’interno delle nostre pagine, con l’enorme vantaggio di poter quindi scrivere (ed eventualmente modificare) un’unica volta un blocco di codice che poi verrà incluso all’interno delle pagine.
PHP error reporting e l’operatore @
PHP stampa sul browser dell’utente (salvo diversa impostazione) i messaggi di errore che vengono generati quando qualcosa va storto.
Nell’articolo precedente abbiamo visto, come sia relativamente semplice creare un effetto di paginazione in stile Facebook. Adesso sfruttando quasi interamente quel codice, andremo a simulare la paginazione di Twitter.
Siti come Twitter o Facebook sempre all’avanguardia in fatto di tecnologia web utilizzano un effetto molto carino per visualizzare i propri risultati. Praticamente quello che vedremo è la nuova moda (ormai neanche più tanto nuova) riguardo alla paginazione dei risultati in ambiente web.